Belluno – Si è conclusa il 23 maggio a Belluno una due giorni di dibattiti e approfondimenti dedicata al tema dell’emigrazione e del Turismo delle radici. Presente al convegno dal titolo “La Genealogia Cuore del Turismo delle Radici”, che si è tenuto presso l’Associazione Bellunesi nel Mondo, anche Walter Brunello, presidente Radici Venete Aps (Italea Veneto). “Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia ma è anche la prima regione per emigrazione – ha sottolineato Brunello a 9colonne – sono circa 80-100 milioni le persone che hanno origini italiane all’estero e sono tra i 5 e i 7 milioni quelle che hanno origini venete in questo momento nel mondo. Il 2024, anno delle radici italiane nel mondo, ha fatto sì che in Italia nascessero 20 realtà regionali che si sono occupate di questa materia, il turismo delle radici, in ogni regione d’Italia”. Le realtà regionali a cui fa riferimento Brunello fanno parte di Italea: Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU. Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia. “Il sistema dell’Associazionismo in appoggio a quanti italiani sono nel mondo è sicuramente molto forte e molto radicato in Veneto – ha poi aggiunto Brunello – il lavoro fatto da Radici Venete è stato realizzato in assoluta collaborazione con altre realtà per offrire un ‘prodotto’ a chi torna in Veneto alla ricerca delle proprie origini, della propria storia” familiare. “Sicuramente questo fenomeno ha un riscontro economico: il Turismo delle Radici porta questi speciali viaggiatori di origini italiane – e in questo caso venete – nei luoghi da dove sono partiti i propri avi, quindi fuori da quelli che sono i percorsi turistici normalmente conosciuti. Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia, ma con il Turismo delle Radici si va a valorizzare percorsi che sono spesso sconosciuti rispetto a quelle che sono le mete tradizionali del turismo” di massa. “In un periodo in cui si parla tanto di overtourism – conclude Brunello – portare flussi turistici ad andare a conoscere luoghi che magari in questo momento sono meno noti offre sicuramente delle opportunità. Una di queste è quella di andare a ripopolare dei borghi che negli anni si sono svuotati. Nel viaggio alla ricerca delle proprie origini si toccano percorsi non tradizionali, si valorizzano luoghi segnati dallo spopolamento e che diventano così meta di un nuovo turismo e dove potenzialmente possono nascere nuove attività”.
Per vedere l’intervista video realizzata da 9colonne:
https://www.youtube.com/embed/E8oE1WzcqQQ?si=6EvsOf4AxJ0f3Erv

BRUNELLO (ITALEA VENETO): EL TURISMO DE RAÍCES, RESPUESTA AL SOBRETURISMO

Belluno – Un evento de dos días dedicado a la emigración y el turismo de raíces concluyó el 23 de mayo en Belluno. Walter Brunello, presidente de Radici Venete Aps (Italea Veneto), también estuvo presente en la conferencia titulada «La Genealogia Cuore del Turismo delle Radici» (Genealogía, el corazón del turismo de raíces), celebrada en la Associazione Bellunesi nel Mondo. «Véneto es la principal región turística de Italia, pero también la principal en emigración», subrayó Brunello a 9colonne. «Actualmente, hay entre 80 y 100 millones de personas de origen italiano en el extranjero y entre 5 y 7 millones de personas de origen veneciano en el mundo. 2024, el año de las raíces italianas en el mundo, ha significado el nacimiento de 20 entidades regionales en Italia que han abordado este tema, el turismo de raíces, en todas las regiones de Italia». Las entidades regionales a las que se refiere Brunello forman parte de Italea: Italea es el programa para la promoción del turismo de raíces, lanzado por el Ministerio de Asuntos Exteriores y Cooperación Internacional en el marco del proyecto PNRR y financiado por NextGenerationEU. El proyecto busca atraer a italianos en el extranjero y a descendientes de italianos que desean descubrir los lugares y las tradiciones de sus orígenes, ofreciendo un conjunto de servicios para facilitar su viaje a Italia. «El sistema de asociaciones de apoyo a los italianos en el mundo es sin duda muy sólido y está profundamente arraigado en el Véneto —añadió Brunello—. El trabajo de Radici Venete se llevó a cabo en total colaboración con otras entidades para ofrecer un producto a quienes regresan al Véneto en busca de sus orígenes, de su historia familiar». «Este fenómeno sin duda tiene un impacto económico: el Turismo de Raíces lleva a estos viajeros especiales de origen italiano —y en este caso véneto— a los lugares de origen de sus antepasados, fuera de las rutas turísticas habituales. El Véneto es la primera región turística de Italia, pero con el Turismo de Raíces vamos a potenciar rutas a menudo desconocidas en comparación con los destinos tradicionales del turismo de masas». En una época en la que se habla tanto de sobreturismo —concluye Brunello—, atraer flujos turísticos para descubrir lugares quizás menos conocidos en este momento ofrece, sin duda, oportunidades. Una de ellas es la de repoblar pueblos que se han vaciado con el paso de los años. En el viaje en busca de los orígenes, se recorren rutas no tradicionales, se potencian lugares marcados por la despoblación, convirtiéndose así en el destino de un nuevo tipo de turismo y donde potencialmente pueden surgir nuevas actividades. Para ver la entrevista en vídeo realizada por 9colonne: https://www.youtube.com/embed/E8oE1WzcqQQ?si=6EvsOf4AxJ0f3Erv

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